A introdurre la serata Anna Romani
Cambiare il mondo è diventata la parola d’ordine di una nuova generazione, ma come e in che direzione?
Adam Arvidsson analizza e osserva i changemaker, ossia coloro che ci traghetteranno in questa transizione, e ci mostra i legami invisibili che uniscono le nostre periferie con le baraccopoli globali, i coworking, le startup sociali, le aree rurali e le università mondiali, e che agiscono attraverso sistemi peer-to-peer, reti digitali e informali.
Un’esperienza che è già esistita in passato e che accompagnò la transizione verso il capitalismo industriale in Occidente, ma qual è la nuova “vocazione divina” che spinge la modernità industriosa verso il cambiamento?
Evento in collaborazione con cheFare
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